I 12 livelli di identificazione

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Buongiorno onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue. Fino ad oggi ti ho parlato di un veritiero ma triste ritratto di quel mondo artificiale, finto (da finzione) nel quale vivi. A questo punto, se hai compreso bene chi e cosa sei e chi e cosa non sei dal punto di vista giuridico allora prosegui nella lettura, altrimenti ti consiglio di andare a rispolverare i primi post. Infatti, in questo parlerò dei livelli di identificazione che creano la tua prigione. D’altro canto se, anche dopo queste letture, pensi e credi di essere una persona, pensi di essere un Cittadino Italiano, senti e riconosci nell’Una Santa Romana Chiesa, Cattolica ed Apostolica la tua guida spirituale-religiosa, allora semplicemente il post che segue non è adatto a te e non si accorda con la tua Via.

Definizione del Problema

Come stavo scrivendo, fino ad ora ci siamo focalizzati sul problema, mentre da questo momento in poi vorrei focalizzarmi sulla soluzione. Nondimeno a questo punto devo, per chiarezza, prima sintetizzare quale è il problema emerso nei precedenti post. Invero sarebbe più corretto parlare di un insieme di problemi, comunque tutti originati da un primo unico grande fraintendimento. La tua identità.

Livelli di identificazione: la tua identità

Gli psicologi parlano dei problemi derivanti dalla mancanza di identità ma io ti assicuro che “assumere” un’identità errata è assai peggio che non averla. Pensa cosa accadrebbe se, dopo una capocciata, tu credessi di essere un cane. E pensa cosa accadrebbe se tua moglie ti assecondasse trattandoti come un cane (sempre che non accada già!) perché come cane le sei più gradito che come uomo. Con il passare del tempo ti convinceresti sempre più di essere un cane fino al punto da ritenere incomprensibile anche solo l’idea di essere un uomo.

Uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue

Torno alla identità. Volendo sintetizzare l’origine di tutti i “problemi” di cui abbiamo discusso fino ad ora, la tua identità è certo quell’origine. Non disperare comunque; nel capire come e cosa è accaduto già ti avvicini alla soluzione. Parto da un assunto che è largamente condiviso ma poco compreso nelle sue implicazioni: tu sei un uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue. Ti faccio notare che non solo sei un uomo in carne ossa e sangue, hai anche la qualità di essere vivo, diversamente da un corpo morto, che pure è fatto di carne ossa e sangue, e non solo sei vivo in carne ossa e sangue ma anche il tuo corpo possiede la qualità di essere vivente. Questo non già per fare un distinguo tra te e il tuo corpo ma anzi per enfatizzare che proprio la tua primaria qualità vitale di uomo permane e si manifesta nel tuo corpo.

Vitalità unificante

Mi spiego meglio. Molti batteri  vivranno ancora per lungo tempo nel tuo corpo anche quando tu sarai morto. Questi batteri potranno dare, a un esame superficiale, la sensazione che il corpo sia vivo perché c’è vita all’interno, la vita dei batteri che presiedono alla decomposizione ad esempio. Tale fatto però non conferirà al tuo corpo quella vitalità unificante che  è presente solo quando la tua coscienza riunificante è presente. Per contro, questa notte stessa sognerai, che lo ricordi o meno, e nel sogno sarai sempre tu, un uomo vivo in carne ossa e sangue, ma non l’uomo a cui parlo ora, non gli occhi che ora leggono questo post. Per questo tengo a specificare che parliamo di un uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue.

I 12 livelli di identificazione

Bene, chiarito questo punto, torno al problema dell’identificazione. Mi ripeto lo so, ma è necessario. Devi sapere che questa identificazione è stratificata e io, per semplicità, ho individuato 12 livelli di identificazione, progressivi che elenco a seguire.

1° livello di identificazione

Fin da infante per abitudine ti sei identificato con un nome, quello che pensi essere il tuo nome.

2° livello di identificazione

A partire dalle scuole elementari hai aggiunto una seconda identificazione, il cognome di “famiglia”.

3° livello di identificazione

Più o meno dall’adolescenza hai ricevuto dei documenti e ti sei identificato con essi. La carta di identità primo tra tutti.

4° livello di identificazione

Una volta identificato con il nome cognome indicati sulla carta di identità, ti sei identificato con la persona fisica. Uno specifico soggetto di diritto che è stato creato artificiosamente a tua insaputa all’atto di nascita, un tuo gemello, idealmente identico a te ma immateriale, senza sostanza alcuna, una specie di ologramma giuridico.

5° livello di identificazione

Giunto alla “maggiore età” hai iniziato ad acquisire nuovi documenti, come la licenza di guida o un titolo di studio, laurea e affini, tutti riferiti alla persona e non più a te, sebbene tu abbia creduto sempre si trattasse di te.

6° e 7° livello di identificazione

A un certo momento della vita hai trovato un impiego, magari nel “pubblico” e sei diventato un “CARABINIERE” oppure un “VIGILE DEL FUOCO”. Quindi ti sei identificato con la persona giuridica del “CARABINIERE” e del “VIGILE DEL FUOCO”. Questa è un’ulteriore astrazione  rispetto a quella di persona fisica che indica generalmente un insieme di soggetti. Oppure tu e il tuo migliore amico avete creato una piccola officina per la riparazione di strumenti musicali la “ROCK-PINKO-PALLO” e così anche in questo caso avete creato una persona giuridica. Poi il tuo amico ti ha lasciato solo nella “ROCK-PINKO-PALLO” e tu oggi hai intestata a te e te solo la persona giuridica “ROCK-PINKO-PALLO”.

8° livello di identificazione

Fin da “bambino” ti hanno insegnato, in quel centro di igiene mentale che chiami “scuola”, non solo a identificarti con tutto quanto sopra, ma anche a credere di vivere, non già sulla terra e sul suolo, ma nel territorio.

Ti sei quindi identificato in una persona che vive nel territorio, altra finzione giuridica che indica un’area specifica delimitata da confini. Tu naturalmente sai che i confini sono un’idea, sono mentali. Tuttavia, non ti è mai venuto in mente che, se questi sono indispensabili per definire un territorio, allora anch’esso è ideale, immaginario.

Il territorio è quell’insieme di idee che ti permette di camminare su un sentiero di montagna e capire, leggendo una cartina, dove ti trovi. La cartina è pienza zeppa di confini. A partire dalla curve isoipse per passare più semplicemente a tutte le zone indicate con dei nomi e colorate in verde o marrone o puntinate a definire un COMUNE o una REGIONE, o il nome di una vallata alpina. Molto spesso questi confini vengono fatti coincidere con spartiacque, fiumi o cime di montagne.

9° livello di identificazione

Nel frattempo, il concetto di territorio ti veniva ripresentato sotto forma di “il tuo STATO“, “la tua PATRIA”, “il tuo PAESE”.

Devi sapere che le mucche per loro natura pascolano dove c’è erba e non badano alla proprietà. I pastori che invece devono tenerne conto, le recintano con dei fili elettrizzati. Tali fili danno solo una piccola scossa ma fastidiosa abbastanza per le mucche da costringerle nel recinto.
A questo punto, la stragrande maggioranza di mucche rimane confinata. Tuttavia, cosa curiosa, alcune mucche combattono per prendere il controllo sulle altre e su quel fazzoletto di erba.
Ancora più raro, qualche mucca, nonostante la scossa, strappa il filo o lo oltrepassa per brucare erba migliore. Se però il filo viene tolto tutte le mucche se ne vanno in giro felici e non combattono più per quel fazzoletto di terra.

Un umano bene addomesticato invece, anche se il filo è scomparso, continua a combattere per il suo PAESE. Dov’è la differenza? Quell’umano si è identificato con il territorio. E’ anche disposto a uccidere per difenderlo, anche se il filo non c’è più.

10° livello di identificazione

In questo pianeta le risorse sono insufficienti a sostenere la vita, vero? Ti sei identificato con un mondo di scarsità e privazione. La mucca non si preoccupa di quanta erba abbia a disposizione. Se è lasciata libera di vagare va in giro senza scontrarsi con altre mucche, ma l’umano, una volta convinto in merito alla scarsità delle risorse, combatterà per difendere il suo territorio. Questo senza indagare se le risorse sono veramente scarse o no e senza mettere neppure in dubbio il concetto stesso di scarsità.
D’altra parte l’economia politica è “la scienza che studia il comportamento umano come relazione tra fini e mezzi scarsi suscettibili di usi alternativi” . Non puoi economizzare su qualcosa che esiste in abbondanza e di cui tutti possono disporre.

11° livello di identificazione

L’elettore e la politica. Poiché anche l’umano più stolto sa che non può difendere un “territorio” ampio migliaia di km, allora penserà sia giusto delegare ad altri tale compito. Delegare ad alcuni il compito di amministrarlo, ad altri di difenderlo, ad altri di fare giustizia in esso. Ecco che nasce la delega dei poteri. Quell’umano elegge altri a rappresentarlo (ricordi cosa abbiamo detto della rappresentazione?), ecco che nasce quella che conosci come politica.

12° livello di identificazione

Il denaro. Una volta (convinto) sulla scarsità di ogni cosa, l’umano si prodiga per procurarsi ciò di cui abbisogna per vivere.

In taluni luoghi sulla terra le risorse naturali sono davvero abbondanti e la penisola anche detta “italica” è uno di questi. Quell’umano inconsapevole però si procurerà comunque quanto più denaro possibile per accedere alle risorse che crede limitate. Se tali risorse mostreranno vistosamente di non esserlo allora come fare? I poteri delegati si affrettano a distruggerle per mantenere la scarsità. Ecco che in Sicilia distruggono le arance, negli USA migliaia di tonnellate di grano vengono gettate in mare, cosa tanto scandalosa da richiedere la scorta della marina militare alle navi che fanno tale scempio ora che la cosa è di pubblico dominio.

Dicevo che l’ultimo livello di identificazione, anche il più devastante, è l’identificazione che l’umano fa tra il denaro e il suo potere. Non solo. Tra quei pochi che conoscono tutti i 12 livelli di identificazione e non ci sono caduti, alcuni hanno pensato bene di monetizzare, capitalizzare questo potere (tanto l’identificazione è già stata accettata dai più inconsapevoli).

Il potere come forza vitale

Il potere è in ultima analisi la forza vitale dell’uomo. La forza vitale dell’uomo è quasi sempre inversamente proporzionale all’età. Così il cerchio si chiude con l’emissione di obbligazioni dove la garanzia del valore è proprio quell’umano inconsapevolmente “vivo” e “vegeto” in carne ossa e sangue. Nota che la parole vegetale è usata spesso come dispregiativo per qualcuno che è mentalmente ridotto a un demente.

Devo ammettere che, per chiarire qual è il problema, seppur molto sinteticamente, ho scritto più di quello che mi proponevo di fare. Non volendo abusare della tua pazienza, ti rimando al prossimo post per iniziare ad analizzare la soluzione che comunque è, e deve essere, fondata innanzi tutto sulla legge e nel rispetto e osservazione della legge.

Piccola anticipazione

Ti anticipo però quanto segue. Stanti i 12 livelli di identificazione summenzionati, nel prossimo post ti parlerò della riappropriazione del tuo nome, della tua dichiarazione di uomo vivo e vivente, e dell’espatrio da quell’idea ingannevole di territorio, vero recinto elettrizzato.

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2 Responses

  1. patrizia ha detto:

    scusa e il settimo livello?

    • QuartAttenzione ha detto:

      Grazie patrizia per averci fatto notare l’omissione che è solo nel sottotitolo del 6°che adesso abbiamo modificato. Infatti in quel paragrafo parliamo dell’identificazione in una figura tipo “vigile del fuoco” e dell’identificazione in una azienda.

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