Mutuo Bancario, tutt’altro che mutuo accordo

Mutuo Bancario, tutt'altro che mutuo accordo

Onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue, in questa radiosa giornata vorrei illuminare, con la forza della nostra attenzione e intelletto, un lato davvero oscuro di questa manifestazione planetaria, conosciuto con l’ingannevole nome di MUTUO BANCARIO.

Mutuo

Il linguaggio comune-corrente usa il termine mutuo, in senso ampio, per indicare reciprocità, bidirezionalità, ad esempio mutuo soccorso, mutuo scambio etc.

Tuttavia, come spesso accade, e come spesso avrai avuto modo di constatare, nel cosiddetto “diritto” le parole vengono spesso intenzionalmente snaturate e travisate. Così, il MUTUO BANCARIO, diversamente dall’essere un mutuo soccorso, è uno strumento di schiavitù basato sulla frode e sull’ignoranza di chi lo “contrae”. Ammorbante e deleterio come contrarre una pestilenza.
Sempre che la pestilenza, il virus, come il MUTUO BANCARIO, esistano davvero. Potrebbero essere  delle allucinazioni di massa prodotte da un inconsapevole consenso collettivo alla mania, quasi perversa, che ha questo sistema-matrix di rappresentare ogni cosa reale attraverso suoni, simboli, parole, immagini, bamboline vudù del nuovo secolo.

MUTUO BANCARIO una frode su più livelli

In ogni caso procediamo con l’indagine e vediamo perché il MUTUO BANCARIO è un frode su più livelli congegnata ad hoc. Il primo step prevede che individuiamo chi sono “le parti” coinvolte. Ti sorprenderai nello scoprire che ci sono più “attori” di non quanti pensavi. Provo a elencarli:

1) L’uomo vivo in carne ossa e sangue, 2)…La persona fisica che lo rappresenta che chiede il MUTUO BANCARIO. 3) La persona giuridica della banca che pretende di “erogare” il denaro oggetto del mutuo. 4) Gli uomini vivi in carne ossa e sangue, 6)…e le persone fisiche che li rappresentano 7)…e le persone giuridiche che rappresentano la banca in qualità di direttore, impiegati, l’ufficio contabilità, etc. 8)
L’uomo vivo in carne ossa e sangue, 9)…e la persona fisica che lo rappresenta, 10)…e la persona giuridica del notaio. 9) L’uomo vivo in carne ossa e sangue, 10)…e la persona fisica che lo rappresenta e che vende la casa. 11) L’uomo vivo in carne ossa e sangue, 12)…e la persona fisica che lo rappresenta, 13)…e la persona giuridica del garante del MUTUO BANCARIO. 14) Tutti gli uomini vivi in carne ossa e sangue che danno il consenso tacito all’uso della moneta a corso legale forzoso, alias moneta FIAT, 15)…e le persona fisiche che li rappresentano.

La prospettiva dell’uomo

Questo bell’esercito di “attori” mette su la tragi-commedia del MUTUO BANCARIO. Ora provo a descriverla dalla prospettiva dell’uomo in carne ossa e sangue che vuole la sua casetta calda e confortevole dove invecchiare e infine morire, purtroppo talvolta in piena e beata inconsapevolezza. Specifico che ho detto che proverò a descrivere “dalla prospettiva dell’uomo” e non dalla percezione dell’uomo, i fatti che seguiranno. Gli attori di cui sopra sono tutti coinvolti, come diceva De André.

Per maggiore chiarezza e per scendere ancor di più nel personaggio di questa tragi-commedia, voglio provare, per gioco, a riportare la missiva che detto uomo potrebbe scrivere alla Banca che lo vessa, essendo, accidentalmente, divenuto consapevole del colossale, diabolico meccanismo che si cela dietro il MUTUO BANCARIO. Per questo il “copione” che segue è scritto in corsivo.

Un copione

Spettabile uomo agente in nome e per conto della BANCA PINOCCHIO, recentemente sono venuto a conoscenza di alcuni gravi fatti che pregiudicano il “contratto”, che pensavo di aver “stipulato”, anche detto MUTUO, che elencherò a seguire. Tutta la documentazione a prova di quanto affermo comprova quanto qui esposto sinteticamente. Attendo fiducioso sollecita e cortese risposta.

1) Io, uomo vivo in carne ossa e sangue, non sono una persona fisica.
2) La persona fisica è stata eletta mio legale rappresentante.

Inoltre, sono a conoscenza del fatto che uno specifico processo, principiatosi con l’iscrizione del mio nome nel certificato di assistenza al parto, anche detto CEDAP, senza il mio consenso informato plenario, ha dato origine a detta persona fisica.

3) Tale persona fisica è stata successivamente impiegata per istituire una ulteriore personalità al momento dell’ATTO DI NASCITA.

Detto soggetto di diritto possiede il mio stesso nome e molti dati che mi indicano, pur non essendo me. Si tratta chiaramente di una società di diritto privato per questo riportata per iscritto in stampatello come convezione per le società in diritto commerciale.

4) Tale società avente il mio stesso NOME COGNOME appare essere di proprietà del MEF e certo non mia.

Detta società è stata in-fatti istituita, registrata e codificata attraverso un iter principiatosi nel Comune-Prefettura, quindi attraverso la PROCURA DELLA REPUBBLICA fino al suo perfezionamento in seno al MEF medesimo che le ha attribuito infine il codice fiscale.

5) Senza il mio consenso completamente informato sono stato identificato quale amministratore e/o in ogni caso gravato della responsabilità di suddetta società in nome (mio) di persona.
6) Leggo dai documenti in mio possesso che è a tale società in nome di (mia) persona che è stato erogato il prestito di denaro elettronico e non a me uomo vivo in carne ossa e sangue.
7) Leggo altresì dai documenti che la casa che pensavo di possedere è stata intestata alla suddetta società in nome (mio) di persona e non a me.
8) Leggo dai documenti in mio possesso che voi, agente in nome e per conto della BANCA PINOCCHIO, avete ascritto il debito alla società in nome (mio) di persona, ma pretendete che sia io a pagarlo senza plausibile ragione.
9) Avete inoltre, fin dal principio, chiesto a me di garantire tramite le mie proprietà e lavoro per la solvibilità di tale debito al momento della erogazione del mutuo.

Mutuo che invece avete erogato in favore della suddetta società in nome di persona, creata sulla base del mio nome cognome e dell’aggregato di dati ad esso riferito a principiare dalla data della mia nascita, il luogo etc. senza il mio consenso informato plenario.

10) Durante la transazione occorsa in occasione del “MUTUO” non ricordo di aver ricevuto alcuna somma di denaro, né di averlo visto in alcun luogo, né di averlo toccato con mano.

Mi chiedo quindi se un prestito in moneta elettronica (erogato a favore di una società in nome (mio) di persona ma che non sono io), rappresentante una somma di denaro in euro, e non denaro in euro, né cartaceo, né monetario, possa essere ritenuto un prestito in euro o no. Ho il sospetto che tutta la transazione, basata sulla rappresentazione in moneta elettronica del denaro, conosciuto con il nome di “euro” sia, per detto motivo, anche essa una rappresentazione immaginifica e non un reale prestito di denaro.

11) In forza di una serie di norme regole che non conosco approfonditamente, ma alle quali sono stato sottoposto, pena la negazione del mutuo e non per mia libera scelta, tutto il denaro afferente al MUTUO BANCARIO, che credevo erogato a mio favore, avendo voi fallito nell’informarmi in maniera completa ed esaustiva, è passato dal conto bancario intestato alla società in nome (mio) di persona, che io credevo invece essere il mio conto, a quella del venditore della casa.

Parimenti voi, agenti in nome e per conto di BANCA PINOCCHIO, avete fallito nell’informarmi che il denaro, frutto del mio lavoro, che io ho depositato sul conto che credevo fosse mio, era invece depositato nel conto della società in nome (mio) di persona di proprietà del MEF.

12) Certamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze: MEF, Dipartimento del Tesoro, Ragioneria dello Stato, Tesoreria dello Stato, è responsabile del pagamento del debito che voi imputate a me.
13) Io sono un uomo vivo in carne ossa e sangue e non vi è dunque, e non può esserci in alcun modo identità alcuna tra me medesimo, in carne ossa e sangue, e la società in nome (mio) di persona di proprietà de MEF.
14) D’altra parte, essendo tutta la compravendita basata su un pagamento virtuale fatto in moneta elettronica rappresentante, ma che non è, moneta corrente in euro, tale compravendita è anche’essa virtuale, una rappresentazione. Vi suggerisco di verificare quindi la reale sussistenza o meno di un debito.
15) Sono altresì a conoscenza che la moneta elettronica che avete impiegato nel “MUTUO” non proviene dalla BCE, ma nasce solo ed unicamente all’interno della vostra BANCA PINOCCHIO.

Questo anche a seguito della promissory note originatasi all’atto della mia sottoscrizione al vostro “servizio” di MUTUO BANCARIO.

16) Rebus sic stantibus, nemmeno detta moneta elettronica a rappresentazione immaginifica della moneta cartacea euro appartiene a BANCA PINOCCHIO essendo subordinata alla mia sottoscrizione del debito.
17) Rebus sic stantibus, anche gli interessi che mi avete addebitato erroneamente, ma che io ho dovuto pagare con moneta talvolta cartacea, talvolta elettronica, ma sempre originatasi dal mio lavoro, dovevano essere addebitati al TESORO.
18) Purtuttavia, avendoli io pagati per un relativo periodo di tempo mi riservo fin da ora di riappropriarmi del denaro versato indebitamente.
19) Devo osservare che lo stesso notaio che ha redatto “l’atto di compravendita” ha fallito nell’informarmi in modo completo ed esaustivo del fatto che il denaro preso per la compravendita e la casa, che pensavo di aver acquistato, non sarebbero stati miei, ma della società in nome (mio) di persona di proprietà del MEF.

Sono certo che non è necessario rammentarvi che la moneta oggetto del MUTUO è una moneta a corso forzoso, moneta legale, priva di reale valore. Ancor più priva di valore quando è emessa a seguito di promissory note, delle quali io non sono stato informato. E la questione riguarda non solo me ma anche il venditore.

20) Voglio invece rammentarvi che, la casa per la quale a suo tempo ho chiesto il MUTUO, è intestata alla società in nome (mio) di persona appartenente al MEF, ma io, e solo io, sono il proprietario del mio nome riservato e dell’aggregato di dati afferente (del quale mi sono accuratamente riappropriato), impiegati per creare detta società senza il mio consenso informato plenario.
21) Per detta ragione, sarà mia cura rivalermi verso il MEF per il danno derivante dall’indebita e occulta appropriazione del mio nome e di tutti gli indicativi ad esso afferenti.

Stabilisco fin da ora la casa oggetto del MUTUO quale garanzia collaterale verso ogni e qualunque società di diritto che abbia, direttamente o indirettamente, approfittato della situazione di intenzionale disinformazione nei miei confronti e nei confronti del venditore.

22) Inoltre mantengo il diritto di riappropriami del denaro che la BANCA PINOCCHIO ha creato sulla base della mia sottoscrizione, non debitamente ed esaustivamente informata, al MUTUO, attraverso strumenti finanziari dei quali io non sono stato informato e ai quali non ho dato il consenso.
23) Mi chiedo infine se non sussista un profondo conflitto di interessi in seno a questo presunto proecedimento di recupero crediti.

Infatti il giudice che ha autorizzato la vendita della mia casa, come ogni altro giudice operante nella penisola Italica, è a tutti gli effetti, dipendente della e dalla BANCA DI ITALIA, la quale attraverso la TESORERIA DELLO STATO, paga il suo stipendio. Inoltre, la maggioranza delle quote di partecipazione della BANCA DI ITALIA è posseduta da BANCHE private come la vostra, a principiare dal maggiore holder, Banca Intesa SanPaolo comprese tutte le sue controllate. Infine, come sappiamo la BANCA DI ITALIA ha cessato da tempo di essere un ente pubblico sebbene goda della pressoché totale immunità nei confronti della Legge, fatto dimostrato anche recentemente nella sentenza di Cassazione del 22-06-2006 per INCOMPETENZA GIURISDIZIONALE nei confronti della BANCA DI ITALIA. Tragica conclusione del giusto procedimento intentato da Giacino Auriti sul signoraggio della Banca di Italia.

Termino qui questa ipotetica missiva la quale non contiene gli allegati menzionati nell’incipit solo e unicamente perché ho già dato evidenze in altri post di quanto affermo. Inoltre, dette evidenze non sono contenute solo in questo blog, ma anche in tantissimi scritti già editi e conosciuti da anni, tra i quali mi sento di menzionare quelli di Giacinto Auriti, Marco Saba e Marco Della Luna.

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2 Responses

  1. Giuseppe ha detto:

    Quindi se io non devo ripagare il debito derivato dall’accordo fraudolento fatto con la banca alla stipula, chi deve ripagarlo? Il MEF?
    O risulta nullo in origine? Cioè’ alla costruzione della mia abitazione hanno contribuito:
    idraulici,
    elettricisti,
    intonachisti,
    ecc……….
    Praticamente la casa è sempre stata del MEF?

  1. 15 Novembre 2019

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