Prometheus Rising – Otto Circuiti di Programmazione dell’Uomo – Tributo a R.A. Wilson

Prometheus Rising

Recensione e Sintesi sul contenuto dei primi 8 capitoli del libro PROMETHEUS RISING di Robert Anton Wilson

AVVISO: Questo articolo non è per tutti, innanzi tutto perché, nonostante sia solo una sintesi è molto lungo. Pertanto ne sconsiglio la lettura a chi ha fretta e ai lettori casual. Con Prometheus Rising (disponibile solo in lingua inglese, da qui l’idea di una sintesi) R.A. Wilson ha avuto il pregio di rendere accessibile e divulgare il lavoro sugli otto circuiti di programmazione e le intuizioni del genio Timothy Leary. Il consiglio è chiaramente quello di farsi ispirare da quanto segue per approfondire leggendo il libro e approfondendo con le correlazioni suggerite da me e mila, ma soprattutto osservando se stessi e il mondo intorno a noi con occhi nuovi. La lettura del libro per intero è caldamente consigliata anche perché vi è molto di più che la trattazione degli otto circuiti.

La conoscenza di sé stessi passa innanzitutto dalla comprensione dell’assoluta meccanicità della Macchina Biologica Umana. Per accedere alla possibilità di deprogrammare se stessi, riprogrammarsi e accedere a programmazioni superiori a quella del Primate homo sapiens sapiens è richiesta determinazione, conoscenza e indomabile attenzione. Buona lettura agli arditi. 

otto circuiti


IL PENSATORE E IL VERIFICATORE

Ovvero, quando e se sposi un’idea, consapevolmente o no, troverai sempre le prove per dimostrare che tale idea è vera. Infatti, gli strumenti stessi che usi per cercare sono già ritagliati sull’idea stessa. Inoltre, la mente stessa crea le condizioni per trovare prove che non notiamo normalmente o ancor meglio crea gli oggetti stessi per provare il suo assunto. Se ci crediamo belli o brutti cercheremo negli altri la conferma di questi attributi positivi o negativi, oppure comunicheremo loro la nostra bellezza o bruttezza psichicamente, o la proietteremo intorno a noi. (Correlazione: MPO-LERM).

HARDWARE E SOFTWARE: IL CERVELLO E I SUOI PROGRAMMI

Il cervello si presenta come materia elettro-colloidale. Per questo motivo una qualsiasi sostanza acquisita dal cervello produce un’alterazione chimica che inficia sull’equilibrio del colloide, alterando la trasmissione di informazioni (anche) nella forma di cariche elettriche. Per tale ragione, per esempio, anche una dieta vegetariana produce effetti significativi sul cervello. Così pure un’idea, in quanto trasmessa attraverso l’elettro-colloide, produce una alterazione del medesimo. Il cervello si comporta pressapoco come l’hardware (HW) di un PC (HW localizzato nel cranio). Il software (SW) che questo processa è invece meno localizzabile poiché un’idea può passare da un cervello a un altro senza problemi. Tuttavia, nell’ambito dello stesso cervello questo SW di idee produce legami elettrochimici specifici.

Ognuno di questi “programmi” è composto da 4 parti fondamentali:

  1. Imperativi Genetici: completamente “cablati” nel cervello, istinti.

  2. Inprint: insiemi di programmi che il cervello è geneticamente strutturato ad accettare solo in una certa fase del suo sviluppo, anche detti imprinting di vulnerabilità.

  3. Condizionamenti: programmi scritti all’interno degli Inprint. Sono più deboli dei precedenti e moderatamente facili da invertire.

  4. Apprendimenti: è il più debole e gestibile tra i condizionamenti.

L’inprint stabilisce i limiti, i parametri e il perimetro all’interno dei quali il condizionamento e l’apprendimento si manifestano. Prima del primo inprint, la coscienza del bambino è “formalmente vuota”.

Dal momento che il primo inprint è lanciato, emerge una struttura dal vuoto creativo nella quale la mente si identifica diventando essa stessa la struttura. L’intera struttura di questa circuitazione celebrale crea la mappa del mondo.

GLI 8 CIRCUITI

Quattro degli otto circuiti sono antichi e conservativi ed esistono in chiunque a eccezione di quei bambini nati allo stato brado.

  1. Circuito bio- orale di sopravvivenza. Viene impresso dalla madre o dal primo oggetto percepito come tale ed è condizionato dal nutrimento e/o minaccia della mancanza di quest’ultimo. E’ legato in primo luogo al succhiare, nutrirsi, essere abbracciato e protetto. Si protegge meccanicamente da tutto ciò che può essere nocivo e predatorio. (Correlazione: atavica paura dell’uomo della morte derivante dalla convinzione di essere un corpo che è nato in un certo momento.)

  2. Circuito anale territoriale emozionale. Viene inprintato dallo svezzamento ai primi passi quando il bambino incomincia a camminare, circoscrivere il territorio, confrontarsi con le regole imposte dalla famiglia e dall’ambiente. Concerne il rituale di dominio o sottomissione e sviluppa emozioni in conseguenza a questi fattori. (Correlazione: una volta convintosi di essere il corpo, il dio o il mago è esposto alle leggi della sua stessa creazione, il mondo 48 di Gurdjeff e Don Juan).

  3. Circuito semantico temporale (legato al tempo). Viene scritto e condizionato dagli artefatti umani e dal sistema simbolico afferente. Classifica ogni cosa sulla base del reality tunnel nel quale si sviluppa. Invenzioni, calcoli, previsioni, e trasmissione delle informazioni da una generazione all’altra sono la sua funzione.

  4. Circuito morale-socio-sessuale. Viene scritto alla prima esperienza di amplesso, orgasmo in pubertà. E’ condizionato dai tabù della tribù, società di appartenenza. È il circuito del piacere sessuale, individua il ruolo sessuale, le regole parentali, i concetti di bene e male. Rende possibile la trasmissione delle informazioni genetiche, delle regole socio-biologiche e della cultura generale dei mammiferi addomesticati “umani”. (Correlazione: Tantra della mano sinistra, Castaneda, il cacciatore che da la caccia all’origine/sorgente dell’orgasmo.)

  5. Circuito olistico neuro-somatico. Viene scritto tramite esperienze estatiche, attraverso forme di “yoga”, biologiche o chimiche. Processa i feedback neuro-somatici del corpo-mente, la sensazione di benedizione, il senso di elevazione, la fiducia, la “guarigione attraverso la fiducia”. Usato nella Cristianità, PNL in modo sporadico e in modo definitivo nel Tantra Yoga. (Correlazione: il senso di fiducia fondamentale secondo A.H. Almas (L’enneagramma delle Idee Sacre), il samadhi della meditazione su un oggetto, etc.)

  6. Circuito neuro-genetico collettivo. Yoga avanzati. Tratta un tipo di esperienza numenica, mistica, sconvolgente per la mente. Questo circuito è definito collettivo perché accede a tutta l’evoluzione passata, presente e futura. Accede al mondo archetipale in senso Junghiano, all’inconscio collettivo, alle divinità demoni e altre personificazioni del programma DNA. (Correlazione: insegnamenti di Jung, Tantra Nascosti, Maha-Raja Yoga, Dzochen, Bardo.)

  7. Circuito di meta-programmazione. Yoga molto avanzati. È il circuito che permette la programmazione di ogni altro circuito, incluso se stesso, permette la scelta consapevole tra differenti tunnel di realtà, universi alternativi. (Correlazione: la descrizione del labirinto di E.J.Gold, dei diversi Bardo, la mente che medita su sé stessa, Reality Transurfing avanzato).

  8. Circuito quantico non locale. Viene programmato attraverso esperienze di premorte, OOBE, morte clinica, percezioni trans-temporali o visioni trans-paziali. Sintonizza il cervello in comunicazioni quantiche non locali. (Correlazione: insegnamenti mahamudra, ati yoga, Dzochen; è non limitato della “mente” è Advaita Vedanta in senso lato, Nisargadatta, Ramana Maharashi etc.).

Domande utili: Penso di essere l’HW o il SW del mio super computer? Mi chiedo il perché di ogni cosa.

IL CIRCUITO BIO ORALE DI SOPRAVVIVENZA

Qualsiasi mammifero, uomo incluso, collega il circuito di bio-sopravvivenza alle mammelle, prima fonte di nutrimento. Per questo motivo anche in età adulta il seno di una donna attiva subito l’inprint del primo circuito. É lo stadio della fase orale. Quando si attiva questo primo circuito mangiamo più di quanto abbisogniamo, unghie, matite, qualsiasi cosa. Anche fumare è un sistema di compensazione di questo circuito.

In modo più ampio, il primo circuito è programmato a livello del DNA per cercare una zona di comfort “intorno” all’organismo della madre. Questa programmazione è scritta nel tronco celebrale e nel sistema nervoso autonomo involontario, il quale si collega attraverso il sistema endocrino ad altri sistemi di supporto biologico analoghi. I neuro trasmettitori sono sostanze chimiche atte a modificare, bilanciare, alterare l’equilibrio elettro-colloidale del cervello.

Automa Istintivo

Se si mantiene il primo circuito degli individui in emergenza, impedirai loro di usare gli altri circuiti, ovvero il ragionamento, l’osservazione, la discriminazione. Con l’adrenalina in circolo e il tronco celebrale attivato l’uomo è un automa istintivo preoccupato solo della sua sopravvivenza. Robot cablati che usano il primo circuito, il più rapido tra i 4 inferiori, che è anche il più antico in termini di evoluzione.

Questo primo circuito in infanzia si attacca alla madre come unico spazio sicuro e con la maturità esplora il resto dell’ambiente per cercare altri spazi sicuri ed evitare quelli che non lo sono. Il primo circuito agisce in modo estremamente rapido, quasi immediato. Infatti in ambito predatorio non può esistere il tempo della riflessione. Questo circuito può creare tanto l’esploratore coraggioso quanto l’autistico.

Inoltre, ogni animale ha un istinto di conservazione per sé ma anche per la sua specie (pool genetico). Per questo sviluppa anche un istinto di protezione del branco. Senza questo tipo di altruismo un animale sociale non sopravviverebbe. (Correlazioni: 5 leggi biologiche del Dott. Hamer, vedi costellazioni trasversali.)

Bio-sopravvivenza e denaro

La bio-sopravvivenza nell’uomo moderno è stata demandata non più al branco, ma al denaro che rappresenta la sicurezza di aver cibo e protezione. In antichità l’esilio era la minaccia per il primo circuito così come oggi lo è perdere tutto il denaro.

Lo stato (preteso) ha finto di essere la trasformazione evolutiva del branco a protezione e garanzia del primo circuito, ma di fatto genera paura, paranoia, minaccia. Così il biglietto di bio-sopravvivenza chiamato denaro è rimasto l’unica garanzia per l’uomo moderno inconsapevole.

Gli individui fortemente inprintati a livello di 1° circuito tendono a essere viscero-tonici. Infatti, questo inprinting determina una latenza di processi endocrini e ghiandolari. Costoro conservano un viso infantile (babyface), sono giocosi e vivono nella paura della disapprovazione tipica del bambino, che in ultima analisi è la paura di non ricevere cibo perché inadatto alle esigenze genitoriali. Questo primo circuito ha bisogno di un refresh continuo: mangiare, succhiare o rosicchiare qualcosa e quindi gli individui che lo contrastano coercitivamente tramite il terzo circuito con moralismo, ascetismo etc. mostrano la tipica faccia a prugna secca, rigidità corporea e muscolare, etc.

Se l’inprinting è negativo si diventa concentrati sulla minaccia continua dell’universo, ci si identifica facilmente in qualsiasi estremismo (politico, sociale, etc.). La rigidità muscolare produce difficoltà respiratorie che si manifestano anche in stati ansiosi. La contrazione cronica muscolare produce danni a gli organi interni. Per questo il pranayama produce ottimi effetti perché agisce sul sistema respiratorio e questo sul rilassamento in generale. (Correlazione: Ramana Maharashi e le sue considerazioni sul pranayama, E.J. Gold e i campi elettrici distorsivi nel sistema muscolare, Castaneda e le memorie nei muscoli, 5 Leggi Biologiche del Dott. Hamer.)

Negli uomini, quando il circuito di bio-sopravvivenza si sente in pericolo, tutti gli altri circuiti vengono disattivati fino a quando il pericolo non è stato risolto simbolicamente o praticamente.

IL CIRCUITO ANALE-EMOZIONALE-TERRITORIALE

E’ centrato sul circuito nervoso volontario e su quello muscolare. È il circuito del sentimento patriottico, del potere politico e si riconduce al talamo.

I muscoli che presiedono al movimento sono programmati dal secondo circuito e possono sviluppare dei “riflessi a lunga durata”. Questo circuito inprinta il ruolo di dominio o sottomissione nella famiglia o gruppo o branco. Si inprinta nel sistema pre-verbale dove i riflessi determinano la situazione.

A proposito del linguaggio, l’esclamazione “merda” si rifà al meccanismo del primate di marcare il territorio con gli escrementi tipico degli animali appunto. Tipicamente è inprintato dal padre che è di solito il maschio alfa, a differenza del primo circuito che è inprintato tipicamente dalla madre. Il secondo circuito crede di essere tutto il Sé, mentre è solo quello che chiamiamo Ego, non l’intero apparto mentale.

Le differenze tra un uomo e un animale, per quanto riguarda i primi due circuiti, sono praticamente nulle. L’individuo centrato sul secondo circuito è muscolo-tonico, condizione utile a difendere il territorio. Per tale individuo il l’imprecazione culo riguarda il suo senso dell’ego, e merda riguarda l’ambiente e le situazioni circostanti. Poiché il sistema nervoso afferisce alla muscolatura, l’intero corpo è condizionato da questa programmazione.

La polarità dominante-sottomesso prodotta da questo circuito mostra diversi gradi e livelli di commistione, così che almeno 4 tipi si possono identificare nell’ambito di una croce cartesiana:

  1. Il tipo dall’umore sanguigno, nel segno dell’archetipo del leone e del fuoco, simbolo della forza, l’amico forte e leale che prende iniziativa e aiuta il prossimo: “io ok tu ok”.

  2. Il tipo dall’umore flemmatico, timido, autocritico, senza iniziativa, nel segno dell’archetipo dell’angelo e dell’acqua, troppo sensibile per combattere, che segue il flusso: “io ko tu ok”.

  3. Il tipo dall’umore ostile, collerico, sarcastico, problematico, nel segno dell’archetipo del toro e della terra, truculento sospettoso paranoico: “io ko tu ko”.

  4. il tipo dall’umore biliare, forte ma ostile, nemico freddo, senza sentimenti, dittatoriale nel segno dell’archetipo dell’aquila e del vento: “io ok tu ko”.

Ognuno dei 4 quadranti può essere suddiviso ancora in due macro categorie, che a loro volta vedono 8 tipologie diverse per ognuna, il tutto come un sistema a 64 tipi. Quell’individuo che ha ognuno dei 4 tipi principali ugualmente bilanciato con gli altri e prossimo alla punto zero ovvero verso il centro degli assi cartesiani, è un individuo equilibrato, poco inprintato. (Correlazione: i popoli della terra e le etnie delle diverse età mostrano simili aspetti e divisioni? I-Ching.)

Poiché tutti abbiamo dei circuiti di secondo tipo abbiamo bisogno di esercitarli giornalmente. Attività fisica, gioco per dare ai muscoli benessere sono tutte attività valide se le percepiamo tali. Un individuo centrato sa muoversi senza problemi da un quadrante a un altro delle quattro combinazioni inerenti il secondo circuito restando sempre “centrato”.

DICKENS E JOYCE I DUE CIRCUITI DIALETTICI

Il padre e il dio padre della guerra sono sempre associati alla defecazione, alla minaccia. Questi archetipi del dio padre della guerra e madre benevola e nutritiva non si attivano quando si tratta di una famiglia anomala dove i ruoli possono essere ribaltati o assenti. In questi casi i primi due circuiti danno luogo a caratteri deviati quali sciamani, geni, musicisti, artisti, gay, schizofrenici etc.

CIRCUITO SEMANTICO TEMPORALE

Si tratta del centro mentale (inferiore), il quale crea una mappa di concetti, parole e strumenti che può essere trasmessa per generazioni e generazioni anche ad altri. Per fare questo i primati umani usano il linguaggio dei simboli. Il Buddha, Confucio, Gesù, Socrate, Hitler, Marx possono essere considerati dei simboli viventi che continuano a giocare la loro parte nella umanità grazie a questo “linguaggio”.

Ogni parola ha una denotazione e una connotazione ovvero un significato sensoriale e uno emozionale quindi anche una parola senza senso può muovere un uomo mentre nei primi due circuiti tutto è limitato a ciò che nutre o no e a ciò chi è più forte o debole di “me”.

Il terzo circuito ci permette di suddividere e ricollegare a piacere le cose. È il primo responsabile del dialogo interiore. È responsabile di calcolare, astrarre le cose, e poiché ogni cambiamento può avvenire sono nel tempo, tutto il circuito è tempo-dipendente e tale facoltà simbolica è in costante accelerazione poiché scorre insieme al tempo. (Correlazione: la mente meccanica di E.J. Gold.)

Laddove il primo circuito è il bambino istintivo (sensazioni) cervello rettile, il secondo il bambino è l’adattato (sentimenti), cervello mammifero e il terzo l’adulto (ragione) cervello umano.

Purtroppo le persone sono controllate frequentemente dai primi due circuiti e spesso usano il terzo come riverbero dei primi due. Infatti il terzo circuito è una puttana facilmente influenzabile che si fa sbattere volentieri da gli altri due.

È sufficiente produrre ansietà per generare i riflessi del primo circuito nel terzo, sostituendo nel terzo circuito mappe con altre mappe assolutamente illogiche, non analizzate a causa della paura.

Il secondo circuito è anche detto il circuito patriottico. Ogni richiesta di tolleranza, di umanità, di relativismo si manifesta nel terzo ma nasce dal secondo circuito il quale sembra intimamente connesso con le tre dimensioni spaziali, è infatti correlato alla vista in modo molto stretto.

La mano destra manipola il mondo, costruisce artefatti mentre l’emisfero sinistro traccia le mappe e lo definisce. La mano sinistra è invece connessa all’arte, all’intuizione, alla descrizione olistica del mondo. La corteccia sinistra è sede di questi inprint ed è di recentissimo sviluppo. L’individuo centrato esclusivamente sul terzo circuito ignora i primi due ed è ostile ad essi.

La conformazione fisiologica anche qui è indicativa, laddove il primate del primo circuito è ciccio e tondo, il secondo è muscoloso e agile mentre il terzo è magro smunto ma capoccione.

Il genio si manifesta quando un individuo “vede” nel 7 circuito e riesce a portare giù quella informazione intuitiva nel terzo creando un nuovo modello di esperienza.

Il nuovo modello non sarà apprezzato che dalla generazione successiva che può scegliere tra il vecchio ed il nuovo modello non avendo ricevuto l’inprint del vecchio. Nel terzo circuito il tempo è concettualizzato piuttosto che esperito. L’uso esasperato del linguaggio e simboli matematici del terzo circuito ci lega al concetto di tempo in modo forte. Il quarto circuito ci porterà a essere sempre più coinvolti nel tempo e pressati da esso.

DIALETTICA TEMPORALE: ACCELERAZIONE E DECELERAZIONE

La caratteristica del terzo circuito è l’instabilità evolutiva al punto che si potrebbe meglio definirlo il circuito rivoluzionario piuttosto che evolutivo.

Mentre i primi due circuiti funzionano utilizzando il feedback negativo, ovvero l’impulso a ritornare sempre a uno stato consolidato e stabile, il terzo usa un feedback positivo ovvero cerca sempre di avanzare. Per questo leggi regole proibizioni e tabù sono stati creati per contenere il terzo circuito che, se lasciato libero, rompe i limiti salendo a spirale dal cuore verso l’alto. Il problema è che molti tabù sono inconsci e passano per senso comune o comune decenza e quindi limitano il terzo circuito anche se non ce ne rendiamo conto.

Ogni civiltà passa attraverso 4 stadi nel suo sviluppo:

  1. Il monopolio del sapere (i ministri di culto delle varie religioni)

  2. il monopolio del potere (militari)

  3. il monopolio dei territori (il governo delle terre da parte della nobiltà)

  4. il monopolio sul controllo del denaro da parte delle banche “Nazionali”

Il terzo circuito è caratterizzato da una accelerazione crescente legata al fattore tempo che si vede crescere da generazione in generazione. Il meccanismo evolutivo è la raffinazione dell’informazione che non è mai qualcosa che puoi prevedere. Infatti l’informazione si può dire tale solo se è assolutamente nuova e imprevedibile.

La sua “raffinazione” avviene in fatti per selezione tra una quantità di dati generati casualmente, all’interno della quale un agente individua una progressione significativamente importante, un pattern non casuale all’interno di un fiume di dati casuali. Questo processo è detto stocastico.

L’entropia dell’informazione è di fatto la misura della progressiva morte di un sistema, laddove l’entropia negativa, negentropia dell’informazione è invece la misura della vitalità del sistema. (Correlazione: l’aspetto yin e yang del taoismo in rapporto all’entropia e negentropia).

L’accelerazione della razza umana è avvenuta proprio in virtù della proprietà del terzo circuito di passare le informazioni da un generazione ad una successiva senza perdita di dati. La negentropia delle informazioni è la sorgente del benessere umano. La sua origine nasce nel sistema nervoso, nell’uso della intelligenza neuronale.

Sappiamo, come ogni buddista sa, che il cervello produce ogni tipo di esperienza, ogni dolore e piacere, stato di estasi, viaggi oltre il tempo eccetera. Da esso sgorgano le idee che producono benessere, laddove si manifestano in invenzioni negli svariati campi della medicina, energia etc.

Tutta questa creatività è negentropia, sono le idee e la loro materializzazione, ma tutto il sistema è legato al tempo. È un meccanismo che si muove in avanti in modo sempre più coerente e organizzato.

La stessa cosiddetta “deriva genetica” è un processo stocastico più in grande.

Se considerassimo l’intelligenza come quell’insieme di processi di ordinazione delle informazioni che si muovono alla stessa velocità del cervello, la sua natura sarebbe meramente meccanica. Ma per fortuna la mente non è solo questo.

Il mito greco di prometeo, il titano che per aver portato il fuoco all’umanità viene punito eternamente, è il perfetto esempio di come l’umanità ha trattato il terzo circuito.

Il quarto circuito è stato usato infatti per interrompere la spinta evolutiva del terzo e rispedire indietro la libera attività del terzo circuito neuro-semantico-temporale.

CIRCUITO MORALE-SOCIO-SESSUALE

La morale serve per regolare e bloccare le funzioni del terzo circuito. Il circuito socio sessuale è attivato e inprintato in adolescenza, quando i segnali inviati dal DNA svegliano l’apparto sessuale. La vulnerabilità di inprint è molto forte e il primo segnale sessuale sperimentato resterà inprintato in questa fase per sempre a definire l’identità sessuale di quel primate. Spesso l’omosessualità, eterosessualità, promiscuità, vengono inprintate accidentalmente.

Nelle cosiddette società primitive, tribali, per evitare inprintig accidentali venivano fatti i riti di iniziazione o meglio riti di passaggio così che il cervello venisse programmato esattamente come desiderato. Battesimo, matrimonio, etc, sono solo l’ombra residua di questi riti antichi.

Il quarto circuito è il circuito del senso di colpa. Anche ma non solo per evitare questo, la maggior parte degli umani è impegnata nel restituire l’immagine del ruolo sessuale che gli è stato attribuito e nascondere la propria reale tendenza. Questa è la personalità adulta. Secondo Jung il primo circuito è fatto di sensazioni, il secondo è fatto di sentimenti, il terzo di razionalità, mentre il quarto Jung lo aveva “dimenticato” (in apparenza) completamente.

É bene sapere che il sistema nervoso del primate umano è fatto per selezionare, scegliere e decidere come e dove sopravvivere al meglio in un solo luogo, in una sola tribù tra tutte le infinite possibilità che gli si presentano. Questo vuol dire vivere esclusivamente nei primi 4 circuiti. Si tratta più di un sopravvivere, restando al livello evolutivo degli insetti, specializzati ma bloccati negli antichi primi 4 circuiti conservativi.

Tornando al quarto circuito dei tabù, ogni tribù ha sempre, almeno un tabù, ovvero c’è sempre una qualche regola che disciplina la sessualità. Il proseguo della razza e la sua evoluzione meccanica dipendono dalla corretta riproduzione.

Poiché ci sono molte variabili sconosciute nella riproduzione, come avviene, l’ereditarietà, il numero e il sesso dei nascituri, etc, la “tribù” stabilisce delle regole comportamentali per guidare, nel tentativo di governare, degli elementi casuali. La moralità cerca di controllare l’evoluzione stocastica attraverso i tabù sul sesso. Anche il tabù più apparentemente idiota ha uno scopo preciso. Il tabù dell’incesto permette alleanza tra tribù diverse attraverso l’accoppiamento di individui di tribù vicine, quindi espansione.

Le stesse regole permettono anche ad alcuni individui di restare fuori dal meccanismo riproduttivo. Lo scopo del meccanismo è alla fine creare un buon padre di famiglia. Pertanto il primo strumento per rompere il questo meccanismo è stato, in tutte le tradizioni, agire sul quarto circuito.

Gli individui che hanno un inprint molto marcato nel quarto circuito sono molto attraenti e sensuali perché programmati per riprodursi.

Il quarto circuito, una volta programmato, serve per interrompere la spinta evolutiva del terzo. Ogni innovazione che rompe lo schema tribale del terzo circuito diventa immorale per via della programmazione del quarto circuito. Il soggetto omosessuale, essendo meno vincolato dal 4 circuito è certo più evolutivo non avendo implicazioni parentali.

D’altra parte il terzo circuito procede così rapidamente che senza una controllo sarebbe quasi come il monologo di un cocainomane. Questo ruolo reazionario, limitante, censurante del quarto circuito è sempre stato svolto dalle religioni.

E’ nella natura del terzo circuito spingerci fuori dal tempo ciclico della comunità tribale, per mandarci verso l’evoluzione lineare ed è compito del quarto circuito rimbalzarci indietro dentro i primi tre del tempo circolare. Non a caso l’acuta sensazione dello scorrere rapido del tempo si manifesta anche nel quarto circuito.

Tradizioni Esoteriche e otto circuiti

Questi 4 circuiti, suddivisi in altre quattro parti, sono stati codificati in diverse tradizioni esoteriche tra le quali il sistema dei tarocchi.

Il cavaliere di denari è un viscerotonico puro, legato all’elemento terra, puro primo circuito. Il classico bambino di mamma.

I principali tarocchi vengono descritti come combinazione di circuiti e elementi:

Primo circuitoterradenari
secondo circuitoacquacoppe
terzo circuitoariaspade
quarto circuitofuocobastoni

Terra

denari

tacere

circuito primo

re

acqua

coppe

osare

secondo circuito

regina

aria

spade

volere

terzo circuito

principe

fuoco

bastoni

potere

quarto circuito

principessa

Altro strumento è quello del sistema cabalistico il cui scopo è raffigurare lo specchio del microcosmo nel macrocosmo è bilanciare i primi quattro circuiti.

Nei mandala buddisti i quattro demoni agli angoli del mandala rappresentano i quattro circuiti e il centro è il risveglio dato dal riequilibrarli.

Spesso comunichiamo la nostra esperienza in un mondo monodimensionale dove esiste solo la funziona orale, ciucciare dalla tetta di mamma. L’inprint che riceviamo in questo periodo post natale determina quanto siamo versati, nell’ambito del primo circuito, nella

  • ansietà o nella fiducia essenziale,

  • paralisi o nella spinta ad esplorare,

  • dipendenza o nella indipendenza.

(Correlazione: Vedi Hamer e l’origine delle DHS nel bambino)

Nell’ambito del secondo circuito simo soggetti a:
dominanzaosottomissione
auto-fiduciaoauto-dubbio
Ego forteodebole
Stato sociale elevatooo misero
Prendere ordiniodare ordini
moraleoimmorale
Uomo moraleoSchiavo morale
Nell’ambito del terzo circuito siamo soggetti a:
comunicazione fluenteoinarticolata
destrezzaogoffaggine
mente pulitaostupida

la mente umana è il circuito verbalizzante. (Correlazione: Vedi dialogo interiore secondo Castaneda e altri.)

Nell’ambito del quarto circuito siamo soggetti a: 

una mente morale

o

immorale

un robottino obbediente

o

disobbediente

un cittadino esemplare

o

un sessuale fuorilegge

un buon genitore

o

un anarchico

la maggior parte dei fraintendimenti avviene per errori nella comunicazione.

Lo scopo della società non è creare un individuo ideale ma creare un semi robot che mima la società stessa e esegue ordini (Transumanesimo)

Vista l’accelerazione evolutiva di oggi quello che ora serve sono esseri umani non robot, che siano creativi e innovativi, non docili, non menti bigotte, ma esploratori nel vero senso della parola.

Ognuno di noi ha un circuito preferito che è quello che ha visto un inprintig più forte. Spesso tendiamo erroneamente a pensare che le gli individui con i quali interagiamo siano centrati nel nostro stesso circuito.

È fondamentale capire che problemi di comunicazione spesso derivano dallo spedire un messaggio all’indirizzo errato. Se vuoi comunicare con il primo circuito devi farlo usando le percezioni del tuo primo circuito e così via. Invece di solito si verificano errori come l’adulto (terzo circuito) che parla al bambino (primo circuito). Poiché le donne sono più versate all’intuizione, questo crea loro meno problemi di questo tipo.

La “democrazia” è stata un assoluto successo nel creare dei robot che traducono la programmazione dei primi due circuiti nella verbalizzazione razionalizzante del terzo. Pretesi politici che rafforzano il circuito della paura di morire di fame e della invasione del territorio (il patriota).

Il moralista giudica lo scienziato immorale, arido intellettualmente riprovevole, mentre lo scienziato, che è centrato sul terzo circuito, considera morale ogni cosa che sia precisa e accurata e immorale ciò che non è tale.

Gli individui inprintati nel primo circuito, quello orale, non appena devono affrontare un problema si rivolgono subito a gli altri perché il primo circuito è inprintato sulla dipendenza.

Il secondo circuito cercherà invece di allontanare il problema, facendo appello alla mamma in modo lamentoso.

Il terzo circuito cercherà di ragionare sul problema, il che è un buona soluzione se il problema riguarda il terzo circuito. I soggetti che dimorano nel terzo circuito sono spesso in crisi e provano senso di impotenza quando si trovano di fronte problemi provenienti dal secondo circuito del mammifero territoriale.

Il quarto circuito cerca di risolvere un problema analizzandolo con il terzo circuito e aggiungendo un valore emozionale appartenente al secondo circuito per infine trovare una soluzione morale.

Quanto è vero per un gruppo è altrettanto vero per un individuo e vice versa.

Laddove ognuno ha un circuito preferito, tende sempre a pensare che quel circuito sia superiore agli altri, e ne può uscire solo con shock o stress elevati. Sono infatti le situazioni di crisi che possono permettere di passare ad una altro circuito.

Il robottino razionale del terzo circuito ricade nel primo o nel secondo sistematicamente quando è minacciato.

I robottini emozionali del secondo cadono invece temporaneamente nel terzo circuito quando sono minacciati e non riescono a risolvere il problema con il circuito loro proprio.

Alla fine tuttavia sembra che con la crescita il primate sia portato sempre a “vivere” nel quarto circuito così da soddisfare i bisogni della tribù.

Il fatto che la maggior parte degli individui rimanga nel tunnel di realtà dei propri genitori indica che la civilizzazione, l’acculturamento altro non è che un lavaggio del cervello che ci porta a vivere e comportarci come fossimo dei pigmei pur essendo invero giganti.

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