Servizi presunti

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Onorevole uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue, oggi possiamo focalizzarci sul tema della finzione giuridica in rapporto ai cosiddetti “servizi”, alcuni dei quali ancora definiti pubblici, pur non essendolo affatto.

Il Problema dei problemi

Tralascio intenzionalmente il problema reale, tangibile, alla base di tanti scenari, questo incluso, che è la moneta fiat. Ovvero il denaro legale a corso forzoso. Sebbene non scenderò in questa arena, ti ricordo che questo è il problema dei problemi, la radice e la causa di ogni truffa, comprese quelle di cui parleremo.

Riconfigurazione dei contratti di servizi

So di aver già fatto accenni sull’argomento, ma forse oggi abbiamo lo spazio per approfondire un poco. E’ bene che ti sia chiaro un fatto importante. Nel tuo percorso di autodeterminazione, la riappropriazione dei tuoi nomi e la restituzione al “legale proprietario” delle finzioni giuridiche, create sul tuo nome riservato, comporta la necessità di riconfigurare molti “contratti”.

Anzi, preferisco dire trasformare dei “falsi” contratti di servizi in accordi commerciali reali dove tu puoi davvero proteggere i tuoi interessi. Avrai notato che nel diritto internazionale le corporation in parvenza di stato non fanno contratti, ma accordi, convenzioni, trattati.

Contratto

Vediamo in primo luogo di analizzare la parola contratto. Secondo etimo la parola contratto deriva da contràhere (latino), ovvero trarre insieme, riunire. Nel Codice Civile, all’articolo 1321 è definito così:

“Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”.

Volendo esaminare ancora più in profondità il termine, contratto è anche la somma di contra (lat.) contro + actum (lat) atto, ciò che è stato fatto. Ovvero, il contrario di un atto, di ciò che è stato fatto. Ti chiederai perché il contrario, che senso ha. Possiamo vedere questo contrario come ciò che è speculare, ad esempio una immagine allo specchio è il contrario dell’oggetto riflesso, per le leggi di ottica che bene ricorderai. Se ricordi inoltre che la legge è una rappresentazione immaginifica della realtà, e non la realtà, allora ecco l’immagine capovolta, il contra-actum, il contrario del reale.

Codice Civile

Non è tutto qui. Prima ho citato il cosiddetto “Codice Civile” nel quale viene definito il contratto. A prescindere dal fatto che questi codici sono, come già detto, dei codici di una azienda di diritto privato in parvenza di Stato, vediamo di trovare altri indizi a comprova di questo fatto nel codice stesso a partire dal nome “Codice Civile”.

Civile

Civile deriva da civilem, civis, ovvero cittadino, ciò che riguarda i diritti privati dei cittadini, anche da civico, parola dai molteplici significati, anche molto ampi. Quindi potremmo tradurre CODICE CIVILE in codice di colui che vive nella città o di colui che è civile, dove civile non vuol dire ben educato o rispettoso.

Ricorderai che in un precedente post ti ho parlato della REPUBBLICA ITALIANA come quella “cosa” costituita, almeno in origine secondo la COSTITUZIONE del 1947, in base a quanto segue: “La Repubblica si riparte in Regioni Province e Comuni”, COSTITUZIONE poi modificata successivamente e misteriosamente in “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.”

Ti faccio notare che i “soggetti indicati” sopra sono scritti con l’iniziale in maiuscolo a dispetto del fatto che sono dei nomi comuni senza neppure la scusante (del tutto ingiustificata comunque) di indicare uno specifico nome di comune, regione, provincia o città.

Comune

Dimmi, secondo te, quale delle due affermazioni pensi che la maestra di tuo figlio gli correggerebbe se lui scrivesse quanto segue?
“Io vivo un una Regione povera dove non passa neppure il treno”. Oppure “Io vivo un una regione povera dove non passa neppure il treno”. Cerchiamo insieme gli indizi di cosa è corretto e cosa no, ad esempio qui:

AE_Comune

Visto? Nel campo di compilazione “comune” è riportato in maiuscolo, ma nel testo in minuscolo. Perché? Ovvio, perché non sono la stessa cosa!

Obbligato a partecipare

Un servizio comune non è un servizio del Comune. Infatti, il secondo è un nome personale (di persona giuridica), e in quanto tale è una società di diritto privato, e non una “comunità” di individui nel senso volgare del termine. Volgare perché ricorderai che la parola comune da cum munis vuol dire, tra le altre cose, “obbligato a partecipare”, a svolgere i propri compiti (senza il beneficio di avere nulla in cambio). Ergo, il contrario esatto di immune ovvero libero da obblighi.

Puoi quindi notare che nella corrente COSTITUZIONE sono comparse le Città metropolitane, che sono cosa diversa da città metropolitane, che sono cosa diversa dalle CITTÀ METROPOLITANE, che sono cosa diversa dalle Città Metropolitane.

Ecco che allora un codice cittadino o codice civile assume un significato ancora più preciso.

Rapporto Giuridico

Dopo questa breve parentesi, torno al civile. Al codice civile che già dichiara negli intenti essere qualcosa di “diverso” da quanto immaginavamo. Puoi notare inoltre che il contratto è un “rapporto giuridico” (definizione non definita nel Codice) tra le parti, altra figura piuttosto indeterminata e molto generica. Se cerchi il significato etimologico di “parte” scopri che è una “porzione di un tutto”. Perché parlare di porzione? Porzione di cosa? Ad esempio del contratto, ma questo non dice nulla su chi lo contrae…è un caso? Noi sappiamo comunque che questo “chi” è un cives, un cittadino, ovvero un “colui” che vive nella città, civitas.

Tra le altre cose, anche cani, gatti, topi e colombi vivono in città ma pare non abbiano la “capacità giuridica” per costituire, regolare o estinguere alcunché. Poco importa, ma a te deve comunque importare il fatto che sei un uomo vivo in carne ossa e sangue e non “un qualcuno che vive in città”.

Contratti: una scia di debiti…

Detto questo, tu hai firmato, tuo malgrado, una grande quantità di contratti nel tempo in cui ti identificavi con un nome, una persona, e/o comunque con una rappresentazione immaginifica di te. Per essere più preciso potrei dire che tu non hai fatto proprio nulla, perché non sapevi chi sei o cosa sei, ma il “tu” falsamente identificato ha lasciato dietro di sè, come una bava di lumaca, una scia di debiti e impegni che oggi ti possono mettere in una certa difficoltà.

…ma sei tu il creditore

E’ importante notare che, mentre tutte le finzioni giuridiche “imputabili” a te sono pensate e fatte per essere il tuo front-end nella malsana catena del debito, tu, uomo in carne ossa e sangue, sei, e puoi solo sempre essere, il loro creditore. Tuttavia, commettendo il fatale errore di identificarti nella persona, hai scelto il “ruolo” del debitore.

Gentile

Procediamo oltre. Le “persone”, avrai notato, non amano sentirsi chiamare per quello che sono, rappresentazioni immaginarie. Ecco che nei contratti anche tu sei diventato il “gentile cliente”. Gentile è “colui che appartiene alla stessa famiglia”. Immagino ricorderai il significato della parola famiglia e famiglio, ovvero schiavo (vedi il nostro post Gli identificativi. Questa definizione si allontana un poco dalla interpretazione etimologica corrente ma riflettici su).

La religione ebraica (e non il popolo ebraico che non è mai esistito come etnia in sè) sembra che abbia una idea ancora più drastica del “gentile”. In questo contesto infatti questa parola da aggettivo diventa un sostantivo indicante qualcosa di molto peggio che lo schiavo.

Cliente

Ora veniamo al cliente. Ai tempi della antica roma era “cliente” il plebeo che aveva, in quanto tale, l’obbligo di proteggere il patrizio anche a costo della vita…non aggiungo altro.

Contratti di servizi

Ecco, fatte tutte queste premesse capisci bene che nei vari contratti di servizi che hai “firmato” chi riceve il servizio non sei tu. Il servizio erogato non è acqua, luce, gas ma il tuo servizio in forma di denaro (che rappresenta la tua energia vitale, e il tuo sangue) a pagamento di un valore che già ti appartiene. Prendi l’acqua per esempio: conosci qualche società che la produce? O la corrente elettrica, conosci qualche società che produce il campo magnetico terrestre dal quale viene estratta/la corrente energia? O gli idrocarburi, conosci società che li producono dal nulla? Le società che pretendono di darti un determinato servizio si limitano solo a distribuire le risorse che ti appartengono vendendole come se fossero di loro proprietà. In realtà sono anche di tua proprietà, dal momento che sei nativo di questa terra e suolo dal quale tali risorse vengono estratte. Tuttavia, tutto questo decade dal momento in cui ti identifichi in una finzione finzione di “proprietà altrui.

Nota la sottigliezza: la finzione giuridica con la quale ti sei identificato non è il male, è male che quella finzione giuridica non ti appartiene. Non l’hai creata tu per rappresentare te stesso. La società che l’ha creata in frode, senza il tuo consenso informato, pretende comunque che detta finzione rappresenti il tuo valore e per questo ti chiede di identificartici ad ogni piè sospinto.

Quindi, tu sei il creditore a cui sono dovuti i compensi per i servizi resi alla finzione giuridica, ma essendoti identificato in essa li paghi da debitore quale essa è.

Dunque, nel “firmare” un contratto hai fatto molto di più che aderire ad un servizio.

In effetti hai:

1) stabilito la tua identità con il nome della “persona” riportata nel contratto.
2) “firmato”, tramite detta interposta persona, il contratto.

Capisci? In due sole mosse ti sei messo KO!

Ora ti accorgi che hai una serie di “contratti” di servizi come luce, acqua, gas, telefono, conto in banca, telepass, sky tv, la pensione, i servizi sanitari-mutua etc intestati a una finzione giuridica che non sei tu e non ti appartiene.

Sei come il custode di una villa che ci vive ma non possiede nulla della villa, la deve solo tenere in ordine e pulita e deve vigilare su di essa. Il fatto paradossale è che la villa è tua ma tu non lo sai e credi che il padrone della villa sia invece il tuo datore di lavoro che ti paga per custodirla.

Servizi sanitari

Un importante distinguo va fatto per i servizi sanitari e la pensione. Ragioniamo insieme su quella che chiamiamo mutua, senza tornare sul discorso del “mutuo” ma rammentandolo.
Nelle aziende sanitarie, alias ospedali, tu entri con il tuo corpo in carne ossa e sangue, ma ti identifichi e vieni identificato come una finzione, una rappresentazione, un uomo di paglia. Sarebbe meglio ora tradurre la parola Strawman correttamente come spaventapasseri.

Il Sentiero di mattoni gialli

Ricordi il mago di OZ? Il sentiero di mattoni gialli? Bene, sappi che se sei qui è perché stai percorrendo quel sentiero per riunificare in te lo spaventapasseri, il leone fifone, l’uomo di latta e l’uomo vero in carne, ossa e sangue (la ragazzina, Dorothy).
Il sentiero giallo (verde per qualcuno) dell’intelligenza attiva che ti porterà, a bordo di una mongolfiera e attraverso un buco nero, nel mondo reale dove tu sei il Re che ha raggiunto il suo vero Sè riunificante.

TESSERA SANITARIA

Tornando all’azienda sanitaria, visto il paradosso, ti trovi anche di fronte a una grandissima opportunità ogni volta che, malauguratamente ci metti piede. I dottori, gli infermieri e molti altri sono pubblici ufficiali, e quando, di fronte a loro ti dichiari per quello che sei, uomo vivo in corpo vivente di carne ossa e sangue, questi non possono fare a meno di attestarlo e certificarlo, meglio di un notaio.

Quindi occhio a quel simpatico tesserino chiamato TESSERA SANITARIA. Occhio all’uso che ne fai. Quel pezzo di plastica incolla il marchio della bestia (codice fiscale) sul malcapitato che si identifica con il nome riportato nel tesserino. La banda magnetica/chip notifica subito, attraverso la rete informatica, al sistema, che un altro uomo vivo in carne ossa e sangue si è re-identificato con la finzione non sua. È come reiterare il CEDAP + ATTO DI NASCITA una seconda e una terza e quarta volta e via che vai.

Per quanto riguarda la pensione solo un accenno. La puoi considerare come un micro-anticipo del valore che solo a te appartiene, che gli agenti della corporation REPUBBLICA ITALIANA hanno usato a tua insaputa per arricchirsi. Questo è un tema a parte che richiede il suo giusto spazio quindi lo lascio solo come accenno. Nati non fummo per vivere come bestie.

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6 Responses

  1. gianluca galvani ha detto:

    Buongiorno mila,
    so di chiedere una cosa difficile ma si deve cominciare a mettere in attto le opportune difese egli ornmai noti, grazie ai tuoi consigli, atti continuamente illeciti con cui inconsapevolmente ci leghiamo a questa società del tutto fittizia.
    Quando ho depositato in comune i mei docuemnti di Legale Rappresentante di me stesso l’impiegata dell’anagrafe dopo ave rletto el prime righe mi ha guardato stralunata e mi ha chiesto cosa doveva farci “conservali algi atti” gli ho detto. Con questo voglio dire che i granelli di sabbia si possono cominciarea muovere ma fintanto che riamngono isolati la “macchima” manco si accorge che puoi esseere un problema, si limita ad ignorarti.
    Quando le società di servizi d mi scrivono “gentile cliente” nelal mai risposta mi premuro di scrivere “non sono Gentile” sicuramnete prendendomi dello stravagante,, ma occorre di più.
    Come iniziare a contrastare questo falso sistema con i suoi stessi mezzi, con i pochi articoli di legge sfuggiti alla loro censura e che ancora ci permettono di difenderci?
    Come iniziare a rifiutarci con mezzi “convincenti” a non utilizzare il codice fiscale e/o contrastare le modifiche contrattuali e/o il silenzio/assenso?
    A fianco di ogni singolo caso evidenziato come problema andrebbe suggerita l’operatività per tornare ad essere uomini liberi

    • QuartAttenzione ha detto:

      Namaskar Luca, attendevo una domanda come la tua.
      Posso indicarti solo i primi passi per una soluzione reale ed efficace.

      Il primo passo non è una soluzione diversa e ad hoc per ogni servizio, ma riapppropriarti del nome, restituire le sue false rappresentazioni a chi le ha create e creare tu nuove rappresentazioni del nome da utilizzare in nuovi accordi con i fornitori di servizi.E sopra ogni cosa non dare per scontato che quello che hai fatto fino ad oggi sia sufficente, corretto o bastante al caso.

      Io per primo ho fatto molti errori, ho abbarccaito molte credenze e dato troppe cose per scontate. Solo quando mi sono preso tutta la responsabilità di capire cosa scrivevo nei doc e perchè e con quale terminologia le cosa sono cambiate.

      Quando iniziamo il percorso di legge scopriamo molte cose interessanti e ci illudiamo di sapere molto mentre siamo come dei “bambini” alla scuola elementare che, pieni di entusiasmo, studiano, come costruire un pila di volta con due patate e poi decidono di alimentare la rete elettinca nazionale con la corrente che hanno appena creato.

      Un suggeriemento: a prescindere da chi hai davanti, non è convincendo lui che tu fai centro. Non è convincendo l’impiegata del comune che arrivi al risultato perchè l’unione non fa la forza, la forza è nell’attenzione a quanto dici e fai.

  2. gianluca galvani ha detto:

    Si, il primo passo è l’accentramento dell’identificazione per assumere il nuovo ruolo e quindi nuova energia della consapevolezza appena raggiunta. Re-identificarsi come esseri umani liberi da false strutture è già una battaglia molto importante e per fortuna ora abbiamo a disposizione importanti tracce per identificare il vero nemico dell’essere umano inserito nella vita sociale, e che è identificato come signoraggio bancario che crea l’illusione ottica di una vita funzionale e libera mentre è invece vincolata allo sfruttamento e condizionata ad una falsa libertà.
    Il secondo processo è la liberazione dell’anima stessa dai falsi ideali che ci sono stati insegnati e che anche loro contribuiscono a renderci facilmente addomesticabili alle leggi del signoraggio e quindi del condizionamento. Quindi re-identificarsi con chi si E’ effettivamente è un processo indispensabile, lungo e faticoso perchè è una destrutturazione di quanto falsamente abbiamo assunto e desunto che fosse e invece non è.
    Assorbendo questi dati e consci del nostro stesso valore diamo nuova forza al nostro linguaggio, o meglio nuova energia intenzionale a ciò che pronunciamo e veniamo ascoltati con attenzione.
    Una lunga premessa, mi rendo conto , ma importante perchè parlando con persone che iniziano a notare le storture del sistema ma lo vivono solo come prevenzione al salvataggio del loro tesoretto, dei risparmi del nonno in banca, e non affrontano il processo di re-identificazione, noto che si perdono dopo i primi passi dando per scontato che il sistema è grande e granitico e non si riesce a cambiare le cose. come se aspettassero che qualcuno le sistemi al posto loro, oppure è triste conseguenza il reimmergersi nella massa anonima dei paganti a comando.
    Quindi consapevolezza e maturità, civica, spirituale, altrimenti mentre parli osservi occhi vuoti che ti fissano a mente spenta.
    Mi rendo quindi conto che chi ha le capacità di quel lungo processo di maturazione personale e civile debba tracciare una via perchè altri la possano seguire.
    Ho amici coraggiosi che mostrano i nuovi documenti autocertificati alle forze dell’ordine al posto della patente e/o della revisione auto e vengono o tollerati o capiti e questo è un primo passo. Ho amici che hanno persino volato in aereo mostrando i nuovi documenti personali (voli nazionali, all’andata tutto bene, al ritorno o carta d’identità o si resta a terra) .

    Andare oltre, come dicevo nella precedente mail è fare il passo ulteriore, come rifiutare di esibire la tessera sanitaria in ospedale, per ricevere servizi che ti spettano di diritto, ridiscutere con la tua banca accordi “prendere o lasciare” ridiscutere con le grandi aziende luce e gas la non pagabilità degli “oneri di sistema e spese di trasporto” e molti altri esempi ancora. Il tutto per dare una traccia, una via da seguire perchè siano migliaia i granelli di sabbia che obbligano il sistema a rendersi conto che non siamo più “numeri paganti e asserviti”

  3. Eleonora ha detto:

    Ciao Mila,
    grazie per il tuo lavoro molto accurato e molto utile di investigazione.
    Personalmente non mi sono ancora mossa perche’ c’e’ molta disinformazine e molte cose che sono state fatte fino ad ora non mi sembrano corrette ne complete.
    Sicuramente il sistema ha gia’ messo a punto da tempo delle procedure di damage control, dove chi insiste ma e’ frettoloso puo’ essere quarantinato in spazi con qualche beneficio in piu’ ma sempre nella Matrix fino al collo, delle Tasche Limbiche diciamo.
    Vsto che siete una squadra di ottimi ricercatori vorrei contribuire un link che penso troverete interessante
    https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/documents/20182/34254/allegato%2Btecnico%2BTS-CNS%2Bex%2BDL%2B78-2010_v22-06-12.pdf/2ef2b969-879c-64f5-2b0a-8bce9877c08f
    La tessera sanitaria con scadenza 2020 puo’ essere letta a pezzi da una app scanner, io ci ho trovato dei codici EAN_8, e anche un codice UPC-E, si tratta di codificazione di Prodotti o merci,la devi leggere a pezzi diciamo perche’ se la leggi intera lo scanner vede solo il codice fiscale che comunque nellallegato che ti ho mandato vedrai che ha una composizione abbastanza strana richiedendo una codificazione ABA e una IATA (??) Ho appena ricevuto la tessera che scade nel 2025 e in quella non succede piu’, provato in tutti i modi magari voi sarete piu’ fortunati perche’ se troviamo quei codici, precisi cambia tutto essendo la prova in tasca nostra della mercificazione e asseveramento al sistema bancario internazionale.
    Ho anche fatto un pensiero sullo Sbattezzo che essenzialmente non serve ad una beneamata dato che loro nella legge canonica hanno dichiarato che e’ un sacramento indissolvibile MA penso che si possa rescinderlo contrattualmente utilizzando le leggi internazionali o rifacendosi direttamente al diritto canonico, ci sto pensando su.
    Comunque grazie ancora e continuiamo a condividere, penso che tracciare una strada sia possibile man mano che la camminiamo noi efficacemente.

    • QuartAttenzione ha detto:

      Mila:
      eli, le tue misurate parole e la attenta analisi che hai fatto sulla situazione del momento corrente sono una evidenza importante sul tuo grado di conoscenza, attenzione e capacità di analisi.
      Credo che questi skill siano anche frutto del tuo lavoro nella matrix dove evidentemente hai sviluppato affilati strumenti. A dire che forse una cosa che serve in questa matrix c’è.

      La ricerca sulla tessera sanitaria/codice fiscale non l’abbiamo completata per cui ho solo accennato al lavoro. Abbiamo tuttavia ottenuto diversi riscontri documentali e non, sui fini della stessa e, per quanto questo lavoro sia in stand-by per ragioni di tempo sulla nostra “scaletta”, dobbiamo necessariamente completarlo una volta arrivati al punto giusto. Grazie per il file, ogni info aggiuntiva è sempre la benvenuta.

      Per lo sbattezzo, sì è una sciocchezza, il canone 96 incorpora l’uomo alla chiesa e quindi, se c’è un modo di agire, è tramite la scorporazione dalla medesima come si farebbe per ogni altra azienda e non certo tramite il tentativo di cancellazione di un atto che, in quanto tale, in senso assoluto rimane tale. Sarebbe come cercare di cancellare uno schiaffo ricevuto, una volta ricevuto è fatto. Altra cosa è annullare gli effetti di quello schiaffo…

      • Eleonora ha detto:

        Grazie per la tua risposta Mila che condivido in pieno sulla metafora dello schiaffo, aggiungo che non serve neanche renderlo perche’ lo schiaffo ricevuto rimane comunque.
        Continuiamo a cercare perche’ tutti i labirinti hanno intrinsecamente una via d’uscita, come hai detto bene forse la Matrix e’ un percorso di consapevolezza che ci viene offerto per diventare responsabli perche’ io ero sicuramente molto meno consapevole di tutto cio’ che mi circondava prima di essere costretta ad addentrarmi in questo ginepraio.
        inoltre ci da la possibilita’ di ricominciare a connetterci in modo autentico, e’ una grande livella scoprire che eravamo tutti coglioni uguali senza nessuna differenza e partire da li per creare valore vero che riverberi nella vita di tutte le altre creature viveni.
        Ciao Mila!
        Eli

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